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ISAAC FALCONER IN ITALIA

(Traduzione a cura di Francesco Fabiano)
13 gennaio 10 marzo  2001
a THENETGATE, Dorsoduro, Venezia

Isaac Falconer (Isacco Falconiere) è uno pseudonimo, nello spirito di George Eliot (Mary Ann/ Marian/Evans) e Isaac Dinesen /Karen Christence bror Blixen-Finecke), soltanto DUE dei giganti sulle cui (proverbiali) spalle io sto.


Isaac: dall'ebraico, significa risata - profondamente ironica se consideriamo il contesto dello storico e attuale conflitto Arabo-Israeliano nel Medio Oriente.


Falconer: tratto dal poema di William Butler Yeats "II Secondo Avvento" (1921):

"Ruotando e roteando nella spirale che sempre più spirale si allarga,

  il falco non può udire il falconiere..."

- il profondo lamento del poeta irlandese per le relazioni umane frammentate che rovinano la vita post-moderna.


Dr. Saku Gunasegaram, cittadina Tamil dello Sri Lanka, un paese dilaniato dal conflitto etnico e dalla guerra civile.

Ross Lance Mitchell, ex Direttore del Museo della Fondazione Barnes, in Merion Station, Pennsylvania, Stati Uniti. È pittore, giardiniere, conoscitore e itinerante critico d'arte.


1. Sole che esce dal suo cielo: collage


2. Due pesci vanno al mare

Questo è un lavoro forte, umorale con sovratoni alla Albert Pinkham Ryder e Adolf Gottlieb sullo sfondo. La qualità non raffinata e sfumata del pesce su fondo chiaro contrasta con le forti e scure pennellate dello sfondo e crea una tensione dinamica, perfettamente bilanciata dalla macchia Gottliebiana del sole rosso in basso a destra.


3. Due pesci azzurri

I miei pensieri (tristi) sono corsi nuovamente all'elastico tra i vari livelli di astrazione. Le linee diritte di blu acrilico sulla stoffa suggeriscono una "finestra" attraverso cui i pesci possono "entrare" o "uscire". IF/SG


4. Due pesci dorati/Astrazione


5. Due pesci che saltano


6. Due pesci che entrano da una finestra/Astrazione


7. Due pesci di Mestre


8. Due pesci per il Bar Capriccio, Mestre


9. Orchidea in fiamme


10. I colori del cancro alla mammella


11. Modi di idoleggiare le donne

Ho cucito sulla carta usando un filo verde. È stata una delle mie prime reazioni alla cultura italiana - le donne sono "Madonne" oppure oggetti sessuali (il blu sulla carta è la pancia e la gamba destra di una donna). In ogni caso il cervello delle donne non sembra contare molto. IF/SG

 

12. Mela zen

 

13. Krishna

Questo test di Rorschach ha rivelato Krishna a Falconer/Gunasegaram e a noi tutti. Unisce una esplorazione giocosa degli effetti della pittura su carta con una appropriata manifestazione di Krishna,

figlio di una nube scura nel cielo tempestoso. RLM

 

14. Lacrima

 

15. Mascherato

La figura è mascherata in una nebbia porpora con un movimento delle mani in un'ampia benedizione: La combinazione di viola oro crea un drammatico effetto di colori complementari. RLM

 

16. Volto in sala d'attesa

Questo pezzo si rifà alla scultura Ecce Puer di Mendardo Rosso. Esibisce una qualità simile nel catturare la fugace impressione di un volto. L'abbozzo parziale del volto galleggia in un cielo liquido. RLM

 

17. Carattere cinese che salta fuori dal suo inchiostro

Questo è il carattere cinese per "lunga vita". Stavo immaginando come l'inchiostro potesse "saltare fuori" con sufficiente forza per "creare" o "formare" questo carattere - Così come lo spirito dell'artista "sbuca" per formare immagini. IF/SG

 

18. Mondi di cordone ombelicale

La "macchia" viola nel centro vuole suggerire un ombelico. L'idea principale qui è che la distruzione è inerente alla creazione. Le parti "biancastre" sono colore argento - vogliono suggerire i muscoli dell'ombelico della pancia di un modello estremamente magro e in forma (modello dell'artista) I pezzi strappati sono parti di Shiva Nataraja (il dio Hindu della danza e della distruzione).

 

19. Ombroso

Ho strappato la carta di riso appena sopra I' "apertura" nella testa. La vedo come a una "faccia nuda" Mi trattengo consapevolmente dal "descrivere occhi o bocca", che sono considerate le parti che meglio esprimono le emozione umane. IF/SG

 

Qua abbiamo sete

e pazienza, dall'inizio,

e l'arte, come in un'onda

trattenuta per farci vedere

la sua essenziale perpendicolarità:

 

Non fragile ma intenso - lo spettro quello

spettacela! e e umile animale il pesce,

le cui scaglie deflettono

la spada del sole con la loro lucentezza.

 

Marianne Moore

da An Egyptian Pulled Glass Bottle in the Shape of a Fìsh

 

Cosa dovremmo pensare quando guardiamo un quadro? Parla al nostro essere più intimo?

Un dipinto può e dovrebbe avere un impatto su più livelli.

Come prima impressione, agisce sullo spettatore in modo non verbale.

Come un vino pregiato, migliora con il tempo e più lo si comprende più acquista una profondità e persino delle contraddizioni che si aggiungono alla sua complessità.

Così come il dipinto agisce sullo spettatore, così lo spettatore agisce sul dipinto apportando al processo di interpretazione le proprie esperienze individuali.

Più si conosce di un argomento più se ne possono apprezzare le sottigliezze

Come arte visiva la pittura deve esprimersi attraverso un proprio mezzo. La possibilità di definire un quadro attraverso spiegazioni verbali presenta dei limiti perché in ultima analisi il quadro deve parlare a chi lo osserva attraverso un suo mezzo espressivo specifico.

Comunque... qualche parola di introduzione non può far male.

Quando il destino bussa alla nostra porta, chi è dawero pronto ad accoglierlo?

Le opportunità arrivano sempre nei momenti in cui meno ce le aspettiamo.

Ma quando i suoi sogni hanno bussato, Isaac Falconer/Saku Gunasegaram era pronta.

Per parafrasare Shakespeare, "C'è un'onda negli affari delle (donne), che presa al suo punto più alto conduce alla fortuna.

 

Questa mostra rappresenta la volontà di Falconer/Gunasegaram di cavalcare quella marea.

 

Falconer/Gunasegaram, nata nello Sri Lanka, è una donna Tamil di 34 anni.

Nonostante si sia laureata in psicologia e abbia fatto ricerca negli Stati Uniti sul cancro della mammella è stata trasportata dalla sua passione artistica ed è approdata a Venezia per dipingere.

 

La storia del suo arrivo in Italia è dawero romantica.

Durante un raro periodo di vacanza dalla sua professione in epidemiologia genetica molecolare si è fermata a Venezia a dipingere per un mese.

Nel corso del soggiorno veneziano ha incontrato una donna, proprietaria di una galleria, che è rimasta così colpita dal suo lavoro da offrirle per un anno uno stipendio mensile e un posto in cui vivere.

I Medici esistono ancora!

Anche se è un'artista da sempre, lei stessa non aveva mai considerato l'arte come una possibile professione.

Le pressioni familiari e il suo talento naturale per la psicologia e la scienza l'avevano portata al successo in entrambi i campi. Ma c'era un richiamo interiore verso qualcos'altro, qualcosa di ancora più creativo. In questa galleria siete circondati dalla manifestazione di questo incredibile viaggio.

 

Isaac Falconer/Saku Gunasegaram è una persona profondamente spirituale e da spiritualità e sensibilità nasce la sua arte. Arte che nasce anche dal suo femminismo, rappresentato dall'oro, elemento che è simbolicamente intessuto nella costruzione delle opere.

L'uso che Saku fa della carta come supporto per la pittura riflette perfettamente la sua weltanschaung. La sensibilità della carta è infatti molto diversa da quella della tela. Mentre assorbe il pigmento, la carta trasforma il colore e al tempo stesso è cambiata dall'atto di assorbire.

Così come affermato nel principio di incertezza di Eisenberg l'atto di osservare influenza i risultati,

Falconer/Gunasegaram assorbe il suo ambiente e nel processo lo trasforma.

Saku misura il contenuto emozionale delle persone e dei contesti che la circondano e i suoi dipinti sono la cartina al tornasole di ciò che scopre. Inoltre, gli sfondi di molti dei suoi pezzi ricordano le macchie di inchiostro del test di Rorschach.

 

Abbiamo così una produzione artistica che pone domande e vi risponde: lo sfondo chiede e il primo piano risponde.

Come William Blake, Falconer/Gunasegaram è un'artista visionaria, in cerca della luce che alberga nella sua anima.

 

Nel uso dell'oro e nella natura esotica del suo lavoro vediamo l'influenza delle sue origini sri lankese. L'aspetto "pastiche" dei dipinti rivela un'influenza post-moderna, come esemplificato dai dipinti-dentro-dipinti di David Salle. Il suo uso di forme rettilinee sovrapposte a sfondi ricorda gli effetti push/pull di Hanns Hoffman con i suoi rettangoli galleggianti. Questo effetto richiama alla mente anche le grandi unità galleggianti di Rothko, ma su scala intima.

Il lavoro di Saku ha una qualità di collage simile a un Rauschenberg mixato con la giocosità di Paul Klee. Il testo scritto incorporato in ogni pezzo crea, inoltre, un aspetto Bizantino. Falconer/Gunasegaram sintetizza tutte queste influenze in una voce originalissima che esprime

un'interpretazione personale delle sue esperienze di vita.

 

Questa mostra di diciannove dipinti è la prima da quando l'artista si è trasferita in Italia all'inizio dell'anno. La sua crescita come pittrice è evidente nel lavoro che vedete esposto così come è evidente la sua joie de vivre. Questa qualità giocosa emerge anche nei lavori di natura più oscura. L'aspetto bifronte dei suoi pezzi a due facce riflette la sua innata prospettiva scientifica: Saku guarda le cose da ogni lato, e una volta fatto, vi vede riflesso un nuovo mondo. Il motivo del pesce che ritorna in diversi pezzi può essere visto da diverse prospettive contemporaneamente, ma chi sarebbe così presuntuoso da analizzare una psicologa? Comunque sia, giudicando dal successo che sta ottenendo in campo artistico, ciò che la scienza ha perso è un guadagno per l'arte.

 

"Gli oggetti sembrano immersi nella luce della memoria, eppure sono dipinti con tale solidità e emozione reale che sembra di poterli quasi toccare. Si potrebbe dire che l'arte non ha lasciato nulla al caso". 1960 - Da una scena in "La dolce vita" di Fellini, parlando di un quadro di Morandi.